Malakiri – bed and breakfast

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Antica Via Flacca: da Sant’agostino a Sperlonga

Antica Via Flacca: da Sant’agostino a Sperlonga

Qualche sabato fa, in una giornata primaverile non troppo calda ma con un cielo pulitissimo, siamo andati alla scoperta di altri tratti di antica via Flacca.

Basandoci su un articolo trovato su internet, abbiamo percorso il tratto che va dalla spiaggia di Sant’Agostino fino a Sperlonga. Preso il bus per Gaeta, siamo scesi a Sant’Agostino. Da qui è cominciato il nostro cammino, primo tratto in spiaggia fino ai piedi del monte Vannelamare. Da lì passando sotto la strada imbocchiamo un sentiero che ci riporta sulla carrabile, che attraversiamo subito. Incrociamo degli arrampicatori (i coraggiosissimi free climbers) al ritorno dalla scalata, peccato ci sarebbe piaciuto assistere!  Si percorre un tratto di galleria fino ad un cancelletto sulla destra, scavallato quest’ultimo comincia un sentiero abbastanza piacevole, se non fosse per l’erba alta. La visuale però è impagabile, roccia a picco sul mare azzurro incorniciato dai rigogliosi cespugli primaverili.

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Sentiero dalla Galleria dopo Sant’Agostino fino alla spiaggia delle bambole

 

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Fino alla fine della galleria il sentiero è comodo, ci accompagna solo la paura di incrociare qualche serpente :D.. A questo punto scorgiamo sotto di noi una favolosa spiaggetta deserta, la così detta spiaggia delle bambole, questa volta non scendiamo ma ci proponiamo di ritornare.Antica-Via-Flacca-da-Sant-Agostino-a-Sperlonga-Beb-Malakiri3

Dopo un breve tratto sulla carrabile inizia un percorso promosso dal parco regionale Riviera di Ulisse, che sembra promettente, ma la staccionata finisce presto, lasciando il passo ad un sentiero stretto e invaso dalla vegetazione, che ci conduce alla scoperta più bella della giornata, l’antro di Punta Cetarola, una grotta spettacolare che si può attraversare in quanto aperta da due lati.

Purtroppo però non abbiamo potuto proseguire perché il sentiero si stringeva e si faceva franoso. Torniamo indietro, gustando un panorama da mozzare il fiato, assieme ad un panino mozzarella di bufala pomodorini e pesto, anch’esso niente male!

Non avendo potuto aggirare il promontorio, ci tocca passare sotto la galleria, cosa non troppo piacevole.  Percorriamo un altro breve tratto di asfalto fino all’imbocco della galleria Capovento. Qui l’articolo segnalava delle scalette in cemento senza protezione, che ci sono ma sono per metà invase da vegetazione, lasciando appena lo spazio per camminare. Non ce la sentiamo di rischiare la vita per vedere quel che resta di Torre Capovento. Quindi di nuovo…galleria! Per arrivare a Sperlonga percorriamo l’ultimo tratto di asfalto in corrispondenza della spiaggia di Bazzano, e poi il cammino di antica via Flacca che conosciamo che ci porta alla spiaggia di Levante, quindi in paese.

Il percorso è lungo 6 chilometri, purtroppo la metà su asfalto. Non siamo riusciti a percorrere tutti i tratti di cui avevamo letto, ma è valsa comunque la pena provarci perché abbiamo scoperto la grotta di Punta Cetarola, e visto il nostro territorio in una veste che non conoscevamo!

 

 

Articolo da cui ho preso ispirazione: Sul mare di Ulisse lungo la via Flacca

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